Macron conferma l’impegno militare francese: «Qui finché non batteremo il terrorismo islamista»

Conflitto Nord del Mali

Lomé (TOGO) - «La Francia è impegnata fin dall’inizio al vostro fianco e ciò che sono venuto a dirvi, in modo molto chiaro, è che continuerà ad esserlo finché non sarà sradicato il terrorismo islamista». Il neo-eletto presidente francese, Emmanuel Macron, è arrivato ieri mattina in Mali. Insieme al suo omologo maliano, Ibrahim Boubacar Keïta, ha visitato alcuni dei 1.600 soldati francesi stanziati nella regione a servizio dell’operazione Barkhane. Ma sono circa 3.500 i militari che la Francia ha dispiegato in Africa occidentale. La visita è avvenuta nella città nord-orientale di Gao, teatro del massacro di oltre 50 militari maliani uccisi da un’autobomba lo scorso gennaio. Come il Centrafrica, anche il Mali è nella morsa di vari gruppi ribelli che lottano per occupare il territorio. In seguito al colpo di Stato del marzo 2012, la Francia è intervenuta per «fermare l’ondata jihadista pronta a raggiungere la capitale Bamako». La guerra civile però continua. I vari tentativi di rispettare i fragili accordi di pace non hanno dato alcun risultato concreto. Per questo Macron ha dichiarato di voler avviare «una collaborazione molto più stretta con i soldati della Germania» già presenti in Mali. Matteo Fraschini Koffi per AVVENIRE - 20 maggio 2017

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